lunedì 9 gennaio 2017

Il nostro compito come cristiani è chiaro

....questa mattina ho "ri-letto" gli Atti degli apostoli per cercare di capire in cosa consistesse l'evangelizzazione dei discepoli del Signore. Innanzi tutto ho notato che essi parlavano delle "cose relative al regno di Dio" (Atti 1:3; 19:8) (che non vuol dire il ristabilimento del regno a Israele, Atti 1:6).

Esiste dunque un regno che l'apostolo Paolo predicava: Atti 20:25; in che cosa consisteva l'annuncio di questo regno nel quale anche l'apostolo Giovanni era compagno nella tribolazione , nel regno e nella costanza in Gesù (Apocalisse 1:9)? La predicazione del regno era quella dell' annunziare tutto il consiglio di Dio (Atti 20:27), che consisteva nel essere:
  • 1. Testimoniare di Gesù Cristo e tutto ciò che è avvenuto dichiarando che Dio ha costituito Signore e Cristo quel che Gesù che è stato crocifisso (Atti 2: 29-36; Atti 3:15; 4:20; Atti 4:33); Atti 5:32; Atti 10:39; Atti 13: 31; Atti 14:3; Atti 20:24; Atti 22:15; 20; Atti 26:16 Atti 26:22) 
  • 2. Chiamare al ravvedimento e alla salvezza (Atti 2:28-40; Atti 3:19), questo nella consapevolezza che è Dio a convertire e non l'uomo che si converte autonomamente: "A voi per primi Dio, avendo suscitato il suo servo, lo ha mandato per benedirvi, convertendo ciascuno di voi dalle sue malvagità (Atti 3:26); 
  • 3. Annunziare la Parola in tutta franchezza (Atti 4:29; Atti 13:38; Atti 14:25; Atti 20:27; Atti 26:23,Atti 16:32 Atti 16:10; Atti 15:36) 
  • 4: Insegnare e portare il lieto messaggio che Gesù è il Cristo (Atti 5:42; Atti 10:36; 11:20; Atti 15:35; Atti 20:20; Atti 28:31) 
  • 5. Comandare da parte di Dio (Atti 17: 30) 
  • 6. Avvertire solennemente al ravvedimento e di credere nel Signore (Atti 20:21) 
  • 7. Ammonire (Atti 20:31) 
  • 8. Predicare (Atti 26:20; Atti 9:20; Atti 9:28) 
  • 9. Pronunciare parole di verità (Atti 26: 25) 
  • 10. Annunziando e proclamando il regno di Dio (Atti 28: 23; 31). 
Questa è una carrellata veloce dei versetti che ho sottolineato e che dimostrano chiaramente che noi siamo testimoni: per chiamare al ravvedimento, annunziare la Parola, insegnare e portare il lieto messaggio, annunziare la Parola, comandare da parte di Dio, avvertire, ammonire, predicare, pronunciare parole di verità, annunziare e proclamare il regno di Dio; questo è il nostro compito, ma quali saranno le reazioni di coloro che ascoltano? Inevitabilmente vediamo che due sono le risposte da parte della gente che ascoltavano gli apostoli: c'è chi accettava e riceveva il messaggio e c'è chi lo rifiutava e perseguitava coloro che annunciavano Cristo. Come mai coloro che credono hanno una tale facilità a ricevere il messaggio della salvezza e gli altri no? E' scritto nel versetto 18 del capitolo 26:
Gesù disse a Paolo: " Io sono Gesù...alzati e sta in piedi, perché per questo ti sono apparso per farti ministro e testimone delle cose che hai viste, e di quelle per le quali ti apparirò ancora, liberandoti da questo popolo e dalle nazioni, alle quali io ti mando per aprire loro gli occhi, affinché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ricevano per la fede in me, il perdono dei peccati e la loro parte di eredità tra i santificati"...dunque attraverso il mandato e la testimonianza di Paolo era possibile aprire gli occhi; questi occhi, o cuore, devono essere aperti per poter ricevere, ma aperti da chi? non certo da Paolo, ma da Dio stesso: "Il Signore le aprì il cuore , per renderla attenta alle cose dette da Paolo (Atti 16:14).

Allora il nostro compito è chiaro, ma altrettanto chiaro deve essere il fatto che ci troveremo sempre di fronte a due reazioni da parte della gente; lasciamo dunque a Dio il compito di aprire il cuore a coloro che Egli stesso ha già stabilito che giungeranno alla salvezza e che capiranno, attraverso un insegnamento sano, che l'opera completa (sia del volere che dell' operare) di chi crede, viene solamente da Dio.

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