venerdì 21 ottobre 2016

Ciechi veggenti e veggenti ciechi

"Gesù disse: " Io sono venuto nel mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi". Alcuni farisei, che erano con lui, udirono queste cose e gli dissero: "Siamo ciechi anche noi?" Gesù rispose loro: "Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo", il vostro peccato rimane."  (Giovanni 9: 39, 41)

Per comprendere, per "vedere" Gesù, e discernere che Egli è il Figlio di Dio e, di conseguenza, credere in Lui, occorre un apertura mentale e spirituale, una sensibilità attraverso il giudizio esercitato dal Figlio di Dio stesso che permette ai non vedenti di vedere (ma anche di far diventare ciechi coloro che pensano di vedere). Queste qualità, di fatto, sono un dono divino. Essere privi di pregiudizi e avere gli occhi aperti verso Dio significa vedere al di là delle cose, "leggere fra le righe" senza storcere le Scritture che ci indicano la testimonianza che Dio stesso rende a Suo Figlio.

I farisei, a giudizio del Signore, erano dei ciechi benché vedessero, ed erano ciechi per il semplice fatto che dicevano di vedere, rimanendo in questo modo nel loro peccato. Si possono usare dei "criteri biblici", ma, pur essendo esperti nello studio della Bibbia, (come lo erano i religiosi farisei che erano appagati dal loro presunto "dottrinalmente corretto"), in realtà non essere in grado di  percepire le cose spirituali; occorre per riuscire a vedere, lasciarci coinvolgere con fiducia e disponibilità da Cristo imparando a pensare e a vivere come Lui, essendo nella condizione di vedente, cioè vedendolo e contemplandolo essere trasformati alla Sua immagine, altrimenti non si riuscirà a percepire le cose spirituali, anzi le si fraintenderanno.

Per vedere come stanno veramente le cose occorre riconoscere che Gesù è la luce del mondo e credere in Lui che è l'alleanza del popolo, la luce delle nazioni (ved.Isaia 42:6), le quali cammineranno alla Sua luce e i re allo splendore della sua aurora. (ved.Isaia 60:1,3)

PER VOI CHE AVETE TIMORE NEL MIO NOME SPUNTERA' IL SOLE DELLA GIUSTIZIA (Malachia 4:2)

LA CITTA' NON HA BISOGNO DI SOLE, NE' DI LUNA CHE LA ILLUMINI, PERCHE' LA GLORIA DI DIO LA ILLUMINERA', E L'AGNELLO E' LA SUA LAMPADA. LE NAZIONI CAMMINERANNO ALLA SUA LUCE E I RE DELLA TERRA VI PORTERANNO LA LORO GLORIA." (Apocalisse 21:23,24)

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